BeKO: mandiamo al tappeto la speculazione!

Il modello GKN è possibile, lottiamo per un piano industriale di riconversione ecosostenibile che si può e si deve sperimentare anche nelle Marche. In un crocevia strategico, la Beko di Comunanza fa da collettore occupazionale e sostiene l’economia dell’entroterra piceno, fermano e maceratese sfregiato dal sisma. Dopo 8 anni di ricostruzione mancata (e poi d’incuria politica delle destre), infliggere un’ulteriore sferzata con la chiusura dello stabilimento vuol dire condannare a morte certa il territorio montano in perenne stato di deindustrializzazione.
La “faccenda Beko”, però, come sappiamo dal dibattito odierno, ha una storia scritta ormai da tempo. Era evidente già dall’acquisizione d’Arçelik che si sarebbe trattata di un’operazione senza alcun investimento e col palese obiettivo di depredare marchio e competenze per poi ritrasferire tutto in Turchia o nei paesi a più basso costo di manodopera. È, dunque, più che giustificato definirlo un “piano predatorio di dismissione”.
Il Governo, ovviamente, tace e soltanto che tiepide e puramente formali sono le contestazioni della giunta Acquaroli, quando è chiaro che l’attivismo della regione e la celerità d’azione dei sindacati deve andare di pari passo e non può esser svolta a colpi di Golden Power (inattuabile, tra l’altro) dalle sedi di Palazzo Raffaello.
Abbiamo bisogno, infatti, di un investimento istituzionale che metta in gioco del capitale pubblico, acquisisca l’azienda, adotti un piano industriale di riconversione produttiva e ambientale e rilanci lo stabilimento di Comunanza e ciò potrebbe valere per tutte le crisi in atto, vedesi anche e soprattutto Fabriano.
Siccome sappiamo già che la volontà politica per fare questo non ci sarà e lз lavoratorз saranno di nuovo presз per il naso, noi di Rifondazione Comunista e dellз Giovani Comunistз delle Marche pensiamo che la vertenza Beko sia il classico caso esemplare di violenza speculativa che va contraccambiata con un piano industriale dal basso, appropriazione operaia dello stabile e riconversione ecologica nello “stile GKN”. Proprio per questo chiediamo alla cittadinanza di mobilitarsi con noi in sostegno dellз lavoratorз Beko e partecipare all corteo del 7 Dicembre.

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