Esteri

A Lisbona l’estate è finita. E la pazienza anche

di Goffredo Adinolfi L’autunno, si sa, segna la fine della bella stagione con l’arrivo di freddo e tempo instabile. Ecco, lo stesso si può dire per il governo guidato da José Passos Coelho. Se fino all’inizio di settembre le cose sembravano andare a gonfie vele, con una opinione pubblica atterrita e i partiti di opposizione […]

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Se la politica diventa sotterranea

di Sbilanciamoci.info Indignados e Occupy Wall street rappresentano l’emergere di una “politica sotterranea” che pone in forme nuove il problema della democrazia a livello nazionale e globale. L’Europa è lontana dall’orizzonte di queste proteste, ma è un terreno chiave per rinnovare la politica e democrazia. Mary Kaldor è professore di Global governance alla London School

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I Giovani Comunisti/e aderiscono alla manifestazione per la pace a Venegono

redazionale Mai come in questi anni il mondo ha assistito ad un escalation di guerre: secondo Peacereporter ad oggi ne sono in corso 31, dall’Afghanistan all’Iraq alla Libia, in Africa e in Asia, in America, in terra di Palestina dove il conflitto israelo-palestinese non riesce a trovare una soluzione pacifica per colpa di un governo

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C’è un’Angela sopra Occupy

di Luca Celada Lo sguardo retrospettivo e introspettivo sull’antagonismo delle idee ha coinvolto anche la sezione documentaria del Toronto Film Festival dove si è visto anche Free Angela and All Political Prisoners. Il documentario di Shola Lynch passato in prima mondiale al Roy Thomson Hall, narra del processo nel 1971 contro Angela Davis e rievoca

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Spagna, l’alternativa c’è: «Cambiare tutto»

di Luca Tancredi Barone Il giovane deputato di Izquierda Unida, l’economista marxista Alberto Garzón, non perde la pacatezza che gli è abituale neppure quando parla di rivoluzione. Non nasconde la sua soddisfazione per il successo delle manifestazioni di giovedì sera. «Credo proprio che sia un anticipo dello sciopero generale che verrà convocato nelle prossime settimane»,

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Olimpiadi Londra 2012: con la maglietta di Che Guevara non si entra

di Antonio Sansonetti Con la maglietta di Che Guevara alle olimpiadi di Londra non ti faranno entrare. Una t-shirt con il guerrigliero argentino è nella black list delle cose vietate al pubblico che affollerà gli stadi, i palazzetti e le piscine di Londra 2012. Chi indossa il Che o qualunque altro simbolo che riveli la

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No alla guerra alla Siria, senza se e senza ma

di Dipartimento esteri GC La strage di Hula e’ opera dei “ribelli”. Quelle vittime innocenti, fra cui tanti bambini, utilizzati indegnamente dalle “democrazie” occidentali come pretesto per rompere le relazioni diplomatiche con il governo siriano, sono state barbaramente uccise, con esecuzioni mirate, da una pattuglia di quell’agglomerato eterogeneo e indefinito che sono i cosiddetti “ribelli”

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Caccia turco abbattuto in Sira. Un pretesto per l’intervento Nato?

di Peacelink.it Un caccia turco e’ stato abbattuto lo scorso 24 giugno mentre volava in uno spazio aereo prossimo al limite delle 12 miglia dalla costa siriana dopo aver sconfinato 15 minuti prima nello spazio aereo siriano, come le stesse autorità turche ammettono. La distanza di 12 miglia costituisce l’inizio dello spazio aereo di ogni

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La Siria e noi

di Gianmarco Pisa Il 22 Giugno 2012 rischia di essere una data da consegnare alla storia dell’escalation della guerra civile in Siria. Un caccia da ricognizione turco, un Phantom F4, viola lo spazio aereo della Siria e viene abbattutto dalla contraerea siriana, poco distante da Latakia, nel Nord. Le autorità turche aprono una inchiesta, il

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Precipizio siriano

redazionale La situazione in Siria si fa di giorno in giorno più grave. Da un lato perché tutte le fonti indipendenti raccontano di una escalation di violenza che ha prodotto migliaia di morti negli ultimi 15 mesi (dati di fatto riconosciuti e ammessi dallo stesso governo siriano); e dall’altro perché le sirene che chiamano ad

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