Dai territori

Massa, dal 10 aprile 1945 al 10 aprile 2019: Liberazione!

<<Partecipava generosamente alla guerra partigiana>>: così riporta la motivazione della Medaglia d’Oro al Merito Civile alla città di Massa, in una targa apposta nel piazzale del Comune. Lo stesso Comune che, da quasi un anno, è sede di una giunta di centro destra che sin da subito ha cominciatouna battaglia di provocazione alla Resistenza: per […]

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100 firme per una Battipaglia antifascista

Si comunica alla cittadinanza tutta che da martedì 9 c.m., anniversario della morte di Carmine Citro, comunista del Circolo Gramsci di Battipaglia, che ha pagato con la sua vita la difesa dei diritti dei lavoratori durante la rivolta battipagliese del 1969, per tutto il mese di aprile, sarà possibile sottoscrivere la petizione di iniziativa popolare

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Caricati gli antifascisti a Padova

Nella serata di ieri Forza Nuova ha convocato un corteo a Padova contro il diritto all’aborto. Diverse realtà antifasciste, tra cui partiti e movimenti, si sono autoconvocate in piazza ed hanno proseguito in corteo. Arrivati dinanzi la piazza occupata da Forza Nuova la celere ha cominciato a caricare gli antifascisti, provocando lesioni gravi ai manifestanti.

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No alla privatizzazione dell’Università di Pescara-Chieti

Da qualche settimana nell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara circola sotterranea la notizia di una possibile trasformazione della stessa in una fondazione di diritto privato. Ricorrendo alla legge 133/2008, art. 16 l’università non necessiterebbe altro che di una votazione del Senato Accademico per mutare il suo status da pubblico a privato. Inoltre, tutti gli edifici passerebbero da

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La Libertà è morta, viva la restrizione!

Eravamo nel bel mezzo della massima espressione di questa meraviglia digitale, ma ciò che stiamo affrontando oggi è la vera e propria distruzione della generazione corrente: la generazione digitale, che si è sempre mobilitata a partire dal web. E’ una vera e propria ingiustizia togliere i mezzi di comunicazione nonchè di espressione utilizzati dalla stragrande

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Abolizione del numero chiuso a medicina : un primo passo che non basta

Uno dei problemi più importanti causati dalle politiche di austerity nel campo dell’università è sicuramente quello riguardante la formazione medica. In questi giorni ha fatto scalpore la decisione del governo di abolire il numero chiuso alla facoltà di Medicina. Questa manovra, concettualmente giusta, si va però a scontrare con la situazione in cui versa l’organizzazione

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La repressione non ha confini: solidarietà a Mimmo in Italia e a Gianfranco in Turchia

Totale solidarietà al compagno di Massa Carrara Gianfranco Castellotti, attualmente in stato di fermo in Turchia assieme ad altri compagni turchi: giovedì 4 ottobre si trovavano nel centro culturale Idil a Istanbul, in attesa di presenziare al processo del collettivo musicale politicamente impegnato Grup Yorum, quando la polizia ha fatto irruzione, trasferendoli in commissariato e

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#perugiassisi NESSUNA PACE SENZA GIUSTIZIA E LIBERTÀ!

PERUGIA Domenica 7 ottobre saremo presenti alla marcia della Pace Perugia-Assisi a ribadire con ancora maggior forza le nostre idee e i nostri valori che sono quelli della solidarietà e giustizia sociale in un mondo in cui gli innumerevoli conflitti non fanno che alimentare guerre e miseria. Libia, Yemen, Siria, Palestina, Afghanistan, Donbass e i

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Gli studenti non sono manodopera a costo zero, e il lavoro è un diritto e non una gentile concessione

“Anche se non è successo realmente, credo sia cosa buona e giusta che i giovani vadano a friggere da McDonald’s nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro”. Così parlò Maurizio Sacconi, ex ministro, intervenendo ad un’iniziativa alla scuola Sant’Anna da Pisa. Sarà lieto di sapere, il Senatore Sacconi, che purtroppo ciò che lui auspica è realmente accaduto e continua

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Dai territori: Cancro al seno, i numeri.

Ottobre è arrivato e con esso anche il mese della prevenzione per il cancro al seno. Tante città si tingono di rosa, i social proporranno cuoricini o colori da postare, l’AIRC ci dirà di fare la mammografia e di aiutare la ricerca per far sì che i numeri sulla sopravvivenza continuino a crescere. Ma sappiamo cosa c’è dietro ai numeri che ci vengono proposti? Quali casistiche vengono prese in considerazione? Chi ha il cancro al seno metastatico, sa che in quelle statistiche sicuramente non è preso in considerazione, perché non c’è un registro che si occupi di questi casi; ecco allora che i dati proposti sembrano veritieri. Quante volte abbiamo sentito dire: oggi di cancro al seno si guarisce, il cancro al seno è curabile nel quasi 100%! Ma la verità è un’altra! Chi conosce direttamente la malattia lo sa bene! Ecco perché per avere una idea più chiara sui numeri ho chiesto aiuto a Vania Sordoni, donna e docente universitaria dell’Università di Bologna che ha avuto un cancro al seno e che da poco più di anno è metastatica; lei che ha dimistichezza con i numeri e le statistiche ci offre un quadro diverso da quello che vogliono farci intendere. “In Italia, a fronte di circa 50.000 nuovi casi di tumore al seno, ci sono circa 12.000 morti. Questo significa che circa il 25 per cento di donne (una su quattro) che ha una diagnosi di tumore al seno, muore ancora per questa malattia. In realtà siccome molte delle diagnosi precoci sono ormai diagnosi di tumore al seno in situ, si può dire che quasi una donna su tre, colpita da tumore al seno infiltrante, muore per la malattia. Le statistiche della sopravvivenza a 5 anni non fotografano la realtà. Il tumore al seno spesso metastatizza dopo alcuni anni dalla diagnosi del carcinoma primario e la media della sopravvivenza per tumore al seno metastatico è di circa 3,5 anni. Ciò significa che la maggior parte delle morti per tumore al seno si ha dopo i 5 anni e queste morti non vengono evidenziate nelle statistiche. Questo alto tasso di mortalità spesso non è dovuto a mancanza di prevenzione che , poi non è altro che diagnosi precoce. Il tumore al seno è spesso imprevedibile e ci si può ammalare anche pochi mesi dopo aver fatto un esame” Alla luce di questi numeri, possiamo vedere come siamo ancora ben lontani da quel 95% tanto decantato! Dodicimila persone muoiono ogni anno in Italia per il tumore al seno metastatico, praticamente tre donne al giorno! E mentre il rosa la fa da padrone, tante famiglie vedono solo il nero, il nero del lutto! Non fa notizia però, e se anche proprio in questi giorni diversi giornali hanno parlato di una giovane mamma che è venuta a mancare per un tumore al seno, lo hanno fatto nel modo sbagliato! Si è parlato di “male incurabile” (ma non eravamo vicini al 100%?) di “tumore raro” ma che raro non lo è affatto, il problema vero è che ad oggi purtroppo ha poche chance terapeutiche ed in ogni caso non è solo questo tipo di tumore che continua a mietere vittime! Ecco perché è arrivato il momento di dire basta! Basta parlare solo di prevenzione: parliamo piuttosto di diagnosi precoce. Basta dire che la ricerca ha fatto passi da gigante: diciamo invece che ha fatto tanti passi in avanti ma non abbastanza, che il tasso di mortalità è comunque alto se consideriamo i pazienti metastatici. Chiediamo che ci sia più chiarezza sui dati che riguardano il cancro al seno ma soprattutto chiediamo che ci sia più ricerca. Angelica Perrone- Giovani Comunisti/e Cosenza  

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Infortunio studente spezzino, Gc La Spezia: “Alternanza scuola-lavoro è sfruttamento senza tutela”

[da Cronaca4, 6 ottobre 2017 – http://laspezia.cronaca4.it/2017/10/06/infortunio-studente-spezzino-gc-la-spezia-alternanza-scuola-lavoro-sfruttamento-senza-tutela/57550/ ] LA SPEZIA – «L’altra mattina uno studente di 17 anni dell’Istituto Capellini-Sauro ha subito un incidente che ha provocato la rottura della tibia mentre stava prestando alternanza scuola-lavoro in un’azienda di riparazione di motori nautici : lo studente si trovava alla guida di un muletto per il quale è necessario essere

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Dopo il G7 di Torino: ANDREA ED ANTONY LIBERI SUBITO!

Solidarietà ai compagni arrestati durante la manifestazione contro il G7 alla Reggia, in particolar modo ad Andrea cui è scattato l’arresto in flagranza di reato differito, una delle novità del decreto Minniti. Questo dimostra la scientificità di come Minniti reprime il dissenso ed il conflitto in piazza. Ora la repressione agisce in maniera sottile e

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